Il pensiero del direttore della testata Chievo1929.it: “Vittoria con la Reggina da mettere in fretta nel cassetto”.

Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Lo diceva la giallista Agatha Christie. Un pensiero che calzava a pennello la settimana scorsa dopo la brutta sconfitta di Frosinone e ancora prima il pareggio col Pordenone e lo scivolone col Lecce nei minuti di recupero. Aglietti non parlava di comportamenti ma di finali fatali. Nel calcio gli episodi ci stanno ma quando spesso sono negativi ci si deve interrogare, indagare e porre rimedio. La squadra è stata costruita per salire in serie A, non dobbiamo nasconderci. Certo il campionato è ancora lungo, il Chievo è lì nei piani alti della classifica con una partita da recuperare, e non sarebbe neanche giusto pensare di aver fallito. Per carità. Nell’’ultimo appello con la Reggina la risposta è stata convincente e immediata. Una partita giocata da grandi, la difesa, una delle meno battute del campionato, ha tenuto bene e davanti si sono fatti sentire. Tutto bene ma da mettere in fretta nel cassetto dei ricordi perché questa settimana con Spal e Empoli è già tempo di esami. Due squadre ben strutturate da affrontare in cinque giorni per capire qual è la vera dimensione della rosa di Aglietti. Domani la Spal in trasferta contro una squadra ferita e rabbiosa dopo la sconfitta con il Cittadella. “Dobbiamo subito rialzarci dopo il brutto scivolone di Cittadella” – ha spiegato nella conferenza stampa pre-partita il tecnico biancoazzurro Pasquale Marino. “Il Chievo è una squadra costruita per fare un campionato di vertice al pari nostro, del Lecce e dell’’Empoli”. Intanto Aglietti ha già anticipato che con la Spal vuole una squadra con più attenzione e una concentrazione maggiore di quella vista, Reggina a parte, nelle ultime partite. Poi sabato c’è l’’Empoli al Bentegodi. Una formazione da podio ricca di giocatori di qualità con ambizioni neanche tanto nascoste.

Luciano Purgato

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foto: catawiki.it

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