Da inizio campionato su 30 gol fatti, 5 sono arrivati da giocatori subentrati dalla panchina. Il più determinante è Bertagnoli.

Dopo la sconfitta di Brescia e alcune scelte discutibili da parte di Aglietti, ripercorriamo da inizio stagione quanto hanno inciso sul risultato finale le scelte tecniche dell’allenatore gialloblu.

Fin dalle prime partite l’impronta tattica è parsa subito ben definita, con il passaggio dal 4-3-3 della scorsa stagione al 4-4-2 per sfruttare maggiormente gli esterni offensivi. Coppia d’attacco titolare formata da Djordjevic e Fabbro (7 partite consecutive), ma spesso a risolverla c’ha pensato Garritano con 4 reti nelle prime 9, fermo ormai da fine novembre.

Le rotazioni maggiori hanno riguardato il centrocampo, dove più Viviani di Zuelli ha fatto rifiatare il duo Palmiero – Obi. Davanti Margiotta alla sua prima da titolare contro il Frosinone ha subito lasciato il segno, ripetendosi il turno dopo con una doppietta contro la Reggina.

La partita dove più sono stati decisivi i cambi di Aglietti fatti in corso d’opera è Pisa – Chievo di fine dicembre. Sotto di due gol il pareggio dei gialloblu infatti è arrivato grazie a Djordjevic e Ciciretti, entrambi entrati nella ripresa, insieme a D’Amico autore di un assist.

Due partite dopo ancora panchina protagonista con Bertagnoli che rilevando Ciciretti segna il gol del 2 a 0 contro la Cremonese. Da qui in poi Aglietti trova l’11 titolare tipo, soprattutto per quanto riguarda le due punte con De Luca e Margiotta che scalzano Djordjevic e Fabbro.

Contro il Vicenza viene sperimentato il 4-2-3-1 con i tre trequartisti leggeri, ma non arrivano i risultati sperati. Nella ripresa il tecnico gialloblu ritorna al più affidabile 4-4-2 togliendo Giaccherini e inserendo Margiotta come seconda punta, autore del pareggio dieci minuti dopo il suo ingresso in campo.

Il 27 gennaio Bertagnoli di nuovo provvidenziale, a conferma di saper entrare con il piglio giusto. Dentro al 68′ al posto di Canotto, impiega appena 5 minuti per firmare il secondo gol contro il Cittadella, che si rivelerà determinante per la vittoria del Chievo.

Nelle ultime uscite qualche scricchiolio, complice un turnover forzato per gli impegni ravvicinati. Al Bentegodi con la Reggiana il gol di Obi al 91′ ha parzialmente nascosto le difficoltà e le scelte tecniche sbagliate: dentro Di Gaudio (non ancora in condizione) e Giaccherini a sostegno dell’unica punta Margiotta, lasciato così troppo isolato nella morsa dei difensori avversari.

Nella sconfitta di Brescia i rispolverati Cotali (fuori da 9 partite) e Djordjevic (l’ultima da titolare risaliva al 30 dicembre scorso) non sono stati all’altezza. Non si spiega infine Ciciretti in panchina per tutti i novanta minuti, l’unico in grado di saltare l’uomo con le sue qualità palla al piede.

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foto: tuttoreggiana.com

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