Un netto 3 a 0 inflitto alla prima partita stagionale tra le mura di casa allo stadio Olivieri. Inzerauto bomber di squadra.

ALLEGRETTI

Quali sono le tue impressioni, cosa gli avevi detto prima della partita?

“Cerchiamo di caricarli, sempre consapevoli di quella che è la categoria, pensando a divertirsi e avendo la responsabilità di sapere che tanta gente ci segue e pretende il massimo. Sono ragazzi con qualità, alcuni anche fuori categoria. Con il passare del tempo Anastasi e De Martiis troveranno la migliore condizione”.

Quasi 900 spettatori sugli spalti. Come vive la tua squadra questo supporto?

“Ci dà sicuramente tanta carica, sentire i cori che ci sostengono come una vera curva da categoria superiore. Sono contento per loro, mi auguro che siano felici quando ci vedono soprattutto fare risultato e impegnarci. Che sia di buon auspicio anche per le prossime partite”.

Dove può arrivare questa squadra?

“Per adesso ragioniamo sulla ricerca di buone prestazioni come quella di oggi. Non conosco le altre avversarie, quindi mi limito a far sì che loro possano allenarsi bene e tenere tutti considerati da parte mia”.

INZERAUTO

Oggi una doppietta, sei già a quota tre gol in due partite. Raccontaci le emozioni che hai provato.

“Già all’esordio quando c’erano meno tifosi era stata un’emozione unica, oggi lo è stato ancora di più. Sono contento di aver segnato due gol, però la cosa più importante è la vittoria”.

Vieni da Milano dove facevi il serramentista. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

“La determinazione con cui il presidente Pellissier ha voluto portare avanti questo progetto. Quando ho visto le selezioni mi sono detto ‘vado, non ho nulla da perdere, male che vada è un’esperienza in più’. Mi ha colpito la professionalità con cui si lavora qui”.

Cosa provi in una piazza importante come Verona?

“È emozionante però bisogna rimanere con i piedi per terra. È ancora l’inizio, bisogna lavorare sempre bene. Però fa piacere essere qui. Ero consapevole che sarebbe stato un grande passo, che avrei dovuto fare dei sacrifici, lasciando la mia famiglia a Milano. L’ho fatto senza avere pensieri, ero convinto di venire qui e di vivermi questa esperienza appieno”.

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