La voce dei protagonisti dopo la vittoria e il sorpasso nei confronti del Vestenanova. Migliore in campo Pavoni para rigore.

VITALE

Partita complicata ma tu in mezzo al campo hai fatto legna, non hai mollato di un centimetro.

“Grazie, sì oggi era particolarmente dura perchè il campo era ristretto, con molti contatti, e l’avversario tostissimo. Gli episodi hanno girato un pò a nostro favore, siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto. Per il prosieguo del campionato ora saremo padroni del nostro destino”.

Ci puoi spiegare l’episodio del rigore che involontariamente hai provocato?

“L’arbitro mi ha spiegato che quando il pallone tocca una parte del corpo e poi successivamente il braccio, è comunque rigore anche se involontario. Il problema è stato che il pallone aveva toccato terra dopo un rimbalzo particolare. L’arbitro era in una posizione svantaggiata e l’ha interpretata in un altro modo. Meno male che c’ha pensato Pavoni”.

Cos’hai provato ad indossare la fascia da capitano?

“Purtroppo dietro c’è il dispiacere per Facciolo che è dovuto rimanere fuori, però per me è un onore, ha un peso specifico particolare e spero di essere stato degno di questo ruolo”.

Ha un segreto questa Clivense?

“Il segreto sta nel gruppo. Eterogeneo ma molto unito. E il pubblico, che ci segue sempre, il dodicesimo uomo. Tantissima passione da tutte le persone che ci sono vicine”.

Come ti sei calato in questa nuova realtà?

“Io ero fermo da cinque anni, ho 39 anni. Per me il calcio era un capitolo quasi chiuso, ho partecipato alle selezioni per caso, per passare una giornata diversa. Quando è arrivata la chiamata, non c’ho pensato su due volte, ho lasciato tutto quello che ho in Toscana e sono venuto qui”.

PAVONI

Una gara strepitosa, due bellissime parate. Stai acquisendo tanta sicurezza.

“La sicurezza viene continuando a giocare, me la trasmette il gruppo. Come oggi dove alcuni elementi importanti sono stati sostituiti alla pari. Anche questa è la nostra forza”.

Non vi fermate più.

“Non sarebbe male continuare su quest’onda e macinare punti”.

Cosa ti è piaciuto di più della squadra avversaria?

“Sinceramente è la prima partita che troviamo una squadra che già nel primo tempo ci mette in difficoltà. Sono arrivati almeno 4/5 volte al tiro. Gli avversari più forti incontrati finora”.

In queste categorie è difficile studiare i rigoristi: cosa conta di più? L’istinto?

“Non saprei, mi sono buttato e l’ho parata”.

ALLEGRETTI

Mister, vittoria importante per una squadra che continua a veleggiare in campionato.

“Vittoria importantissima. Per prima cosa è venuta contro la capolista. E poi anche per dare un segnale al campionato stesso. Adesso ci candidiamo a protagonisti, lo volevamo e oggi abbiamo dimostrato di poterlo fare”.

Avete trovato un avversario tosto che vi ha messo in difficoltà.

“Sicuramente sì, una squadra compatta che su questo campo si trova molto bene, è la loro forza. Noi ci siamo adattati così come abbiamo fatto la settimana scorsa, e secondo me abbiamo meritato i tre punti”.

Avevi chiesto di non avere cali di tensione e così oggi è stato.

“Diciamo che il gol all’inizio ha messo la partita un pò in discesa. Ma in realtà soprattutto nella parte centrale del primo tempo loro spingevano. Noi abbiamo determinate caratteristiche e su certi campi difficili cerchiamo di sfruttarle al massimo, con esterni veloci come Inzeruato che se preso sulla corsa può essere pericoloso”.

Abbiamo visto dei ragazzi che non scendevano in campo da tanto che hanno risposto bene.

“Io ho parlato loro chiaramente fin da subito. Abbiamo una rosa di 26 giocatori, alcuni sfortunatamente per infortunio staranno fuori ancora per un pò. Gli altri non possono fare altro che farsi trovare pronti nei momenti in cui vengono chiamati. So per certo che ogni domenica sbaglio nei confronti di chi lascio fuori, però sono contento che chi entra e fa bene mi metta ancora più in difficoltà”.

I tifosi danno una carica in più ma a volte possono essere anche una distrazione. Nell’intervallo ti abbiamo visto molto arrabbiato con Motta.

“Cerco di far capire a questi ragazzi che loro devono essere al massimo della concentrazione. Daniele è un ragazzo che per troppa generosità se un tifoso gli chiede qualcosa mentre gioca è capace che gli risponda, perdendo di vista per dieci secondi la partita. Le risposte dobbiamo darle sul campo cercando di vincere”.

Dove può arrivare questo bel progetto?

“Io mi auguro che possa dare grandi soddisfazioni a tutti, a partire dal presidente fino all’ultimo dei tifosi. Se si lavora con passione e impegno è giusto arrivare lì in alto”.

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