Le pagelle complete dell’ultima partita della stagione. Mogos e Obi i migliori. Ottimo l’impatto dei cambi. Rammarico per le tante occasioni sprecate.

Semper 6: Il penalty respinto al 121′ valeva poco per il responso finale, ma si conferma il miglior “pararigori” del torneo. Sul secondo gol del Venezia poteva fare di più. Senza Serie A il suo destino è lontano da Verona.

Mogos 7: Quando le partite contano la sua personalità emerge. Spinta continua sulla fascia nel primo tempo e sempre puntuale in difesa. Si prende la responsabilità di calciare il rigore trasformandolo con freddezza.

Rigione 5.5: Fa il suo dovere annullando Forte, ma non è esente da colpe sul gol di Maleh e troppo leggero in alcune incursioni del Venezia. Nei calci piazzati è il più pericoloso dei gialloblu senza però trovare mai il guizzo vincente.

Vaisanen 5.5: Dopo una stagione con pochissimi minuti nelle gambe, è titolare nella sfida che vale una stagione. Dimostra di non sentire la pressione e gioca una partita ordinata. Il fallo da rigore nel finale gli toglie la sufficienza.

Cotali 6: Non fa rimpiangere Renzetti come ci si poteva aspettare, disputando una partita coraggiosa. Nel primo tempo soffre Mazzocchi, ma non commette particolari errori. Anche nel supplementare ha la forza per dare il suo apporto continuo in attacco.

Bertagnoli 5.5: Croce e delizia: l’autogol mette in equilibrio la partita nel momento in cui il Chievo aveva da poco sfiorato il raddoppio, proprio grazie al palo dello stesso Bertagnoli. Dopo la zuccata nella sua porta, ha la personalità di reagire e con un paio di galoppate crea pericoli alla retroguardia del Venezia. Sicuramente un giovane da cui ripartire.

Obi 7.5: Cosa si può chiedergli di più? Il miglior Obi della stagione nella gara più importante, un mastino del centrocampo, ma con piedi da vero numero 10. Rincorre ovunque gli avversari e sprinta sulla fascia anche nel supplementare. Il suo rinnovo sarebbe oro colato.

Palmiero 6: Il regista scuola Napoli non si tira indietro e con energia lotta su ogni pallone. Peccato che non sia riuscito a commettere fallo (nonostante era sua intenzione) nell’azione del primo pareggio veneziano.

Garritano 6.5: Il mezzo voto in più è per il sangue freddo con cui ha realizzato il rigore a inizio match. Nel resto della gara non esprime tutta la sua vivacità ed esce anzitempo dai giochi. La speranza è di tenerlo, nonostante avrà molte pretendenti.

Canotto 6.5: Tutti i tifosi hanno condiviso l’urlo di gioia strozzato quando fallisce incredibilmente il gol dello 0 a 2. Imprendibile come nelle ultime gare, con un cross si procura il primo rigore e nella ripresa serve di tacco Bertagnoli che calcia sul palo. Il Canotto delle ultime gare è un pilastro del futuro.

Fabbro 5: L’impegno è encomiabile, ma non basta per un attaccante in una sfida playoff. Non si rende mai pericoloso in fase offensiva. Comunque resta una lieta sorpresa di questa stagione.

Aglietti 6.5: Senza cinque titolari riesce a schierare una formazione che lotta alla pari contro una squadra più avanti in classifica. Anche i cambi sono azzeccati e l’1 a 2 a 15′ dal termine lo illude di poter compiere l’impresa. Tutto lascia pensare che lo rivedremo sulla panchina del Chievo anche il prossimo anno.

Entrati:

Di Gaudio 6.5: Entra con il piglio giusto dimostrando (finalmente) il suo valore. Costante pericolo sulla fascia sinistra, è lui a essere atterrato in occasione del secondo rigore. Purtroppo la leggenda di “Di Gaudio = promozione” non verrà confermata.

Djordjevic 6: Ha pochi minuti a disposizione, ma si rende utile quando serve di tacco Di Gaudio in area. Con il suo talento però, poteva e doveva fare di più nell’arco dell’intera stagione. Probabilmente quella di ieri è stata la sua ultima partita con questa maglia.

Zuelli 6: Non avrebbe mai pensato di giocare questa sfida, ma l’assenza di Viviani costringe Aglietti a buttarlo nella mischia. Tanti errori di gioventù, ma anche grinta e personalità.

Margiotta 6: La traversa direttamente da calcio piazzato è l’unico lampo offensivo della sua gara. L’ex Juve è l’incaricato a battere i numerosi calci d’angolo nel finale, ma non riesce mai a calciare con la giusta precisione.

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