Sul giornale L’Arena di oggi, il ds De Giorgis spazza via ogni dubbio sulle fastidiose voci di una possibile non iscrizione al campionato.


De Giorgis, perché quindi la necessità di vendere dei giocatori nell’immediato?
«Perché vogliamo sentirci al sicuro, perché siamo naturalmente proiettati alla prossima stagione e dobbiamo vedere lungo. Coprirne quindi
i costi per intero, al di là di quel che sarà il mercato. Vogliamo sentirci a posto per tutto l’anno. Chiaro che c’è bisogno di vendere, ma è lamstragrande maggioranza dei club italiani ad avere la nostra identica necessità».


L’iscrizione non è quindi a rischio…
«Mai e poi mai. Sento parlare di partenze eccellenti ma il Chievo non ha bisogno di incassare dalle cessioni per sistemare l’iscrizione. Non ha tutta questa fretta, se la questione è la partecipazione alla prossima Serie B. Su questo vorrei non ci fossero più fantasiose interpretazioni».


È una replica a qualcuno?
«Dico solo che per iscriverci non abbiamo bisogno di vendere nessuno. E alle società che ci fanno i conti in tasca suggerisco di fare altrettanto, ma in casa propria».


Non si poteva continuare con Aglietti?
«Alfredo ha svolto un lavoro stratosferico e con lui ho e abbiamo tutti lavorato benissimo. L’opzione per tenerlo l’avevamo, non era una questione legata all’ingaggio. Era già tutto scritto».


Il problema qual è stato?
«Nessun problema ma lui voleva una squadra più competitiva. Che la migliorassimo. Magari aggiungendo qualcosa e alzando quindi l’asticella. Ci sta da parte sua ma noi comunque venivamo da un sesto e un ottavo posto più una semifinale e un quarto di finale playoff perse contro Spezia e Venezia che poi sono andate in Serie A Con le nostre possibilità avremmo
anche voluto col tempo migliorarci ma certo non possiamo prendere Cristiano Ronaldo».


Nessuna frizione particolare insomma…
«No. Ci sta che Aglietti potesse guardarsi attorno. Ed io non volevo un allenatore scontento in casa. Da amici, quindi, abbiamo deciso di lasciarlo andare».


Quando ci sarà l’annuncio del nuovo allenatore?
«Abbiamo preferito aspettare un attimo, adesso però accelereremo. Datemi ancora una settimana, ma non fatemi fare nomi».


Che qualità dovrà avere soprattutto?

«Vogliamo uno di grande personalità e carisma. Il nostro prossimo allenatore dovrà garantire un gioco molto offensivo, anche se con i giusti equilibri. Soprattutto il Chievo sarà sempre combattivo. Non s’arrenderà mai».


L’intervista completa su larena.it

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