Sartori e Di Carlo vedevano in Paul Papp il rincalzo perfetto per la difesa del Chievo rimasta orfana di Acerbi.

Il 1° dicembre 2011 si affrontavano Lazio e Vaslui per il quinto turno del girone di Europa League. A fine partita il procuratore di Papp e il ds biancoceleste Igli Tare intavolarono una trattativa per portare a gennaio il difensore in Italia. Tutto sembrava già fatto per una cifra intorno ai 3 milioni di euro, ma all’ultimo l’affare saltò.

A maggio 2012 è invece Sartori ad affondare il colpo, intravedendo nel 22enne difensore rumeno, 87 presenze e 7 goal con la maglia del Vaslui, il sostituto ideale del partente Acerbi in direzione Sassuolo. Di Carlo lo presentò così al suo arrivo: “Papp è un mastino. Un difensore impressionante, molto potente fisicamente e capace di aggredire la palla e l’avversario. Sa farsi rispettare nel gioco aereo ed è bravo anche in fase offensiva. Crediamo molto in lui in chiave futura ed in prospettiva“.

Papp debutta con il Chievo in Serie A il 30 settembre a Palermo, mentre il 7 aprile dell’anno successivo segna la sua prima rete contro l’Udinese.

Le belle parole spese per lui però non vengono mantenute e dopo solo 14 presenze tra campionato e Coppa Italia a gennaio 2014 il rumeno fa ritorno in patria all’Astra Giurgiu e successivamente viene riscattato dalla Steaua Bucarest con cui vince lo scudetto.

In un’intervista rilasciata qualche anno dopo, Papp ricorda così la sua esperienza in Italia: “Al Chievo sono stato bene, a Verona mi sono sentito come a casa. Amo quella città e lì ho ancora degli amici. Inoltre c’è un grande calciatore come Pellissier, una leggenda“.

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foto: zimbio.com

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