Ennesima prova di maturità mancata, quando c’è da fare quel salto in più il Chievo (si) perde. Di Carlo rifila una dura lezione ad Aglietti.

Incredibile come sia facile passare nel giro di una settimana da una prova convincente e dal risultato tondo di Pordenone ad una prestazione incolore e all’amaro capitombolo contro i cugini vicentini. Primo tempo di gioco di fatto buttato via, con il Chievo sopreso dal 4-3-3 di Di Carlo: corsie laterali intasate e confusione nel mezzo, andando al tiro in porta una sola volta con Margiotta. Nel secondo tempo passaggio al 4-2-3-1 con Canotto, Garritano e Di Gaudio dietro all’unica punta De Luca: qualche spunto in più ma il rigore trasformato da Giaccherini arriva troppo tardi. Il Chievo di stasera è apparso con il freno a mano tirato, spento e in confusione (difesa mal posizionata in entrambi i gol), con alcuni giocatori che avrebbero bisogno di rifiatare. Alle porte arriva un filotto di otto partite toste, occorre ritrovare l’atteggiamento e la fame dei periodi migliori.

Chievo: Semper 6; Mogos 5 (Bertagnoli s.v.), Rigione 5.5, Gigliotti 5, Renzetti 6; Ciciretti 4.5 (Canotto 5.5), Palmiero 5.5, Obi 5 (Giaccherini 6), Garritano 5.5; De Luca 5 (Djordjevic 5.5), Margiotta 5.5 (Di Gaudio 6.5). Aglietti 5.

I MIGLIORI

Di Gaudio 6.5: Per una volta subentra con il piglio giusto e prova a inventarsi qualcosa per scardinare la difesa avversaria. Ci riesce all’87’ quando si fa atterrare in area da Valentini guadagnando il calcio di rigore.

Giaccherini 6: Ultimamente uscito fuori dai radar di Aglietti, ritorna a farsi notare nei pochi minuti a disposizione accorciando il risultato dal dischetto.

I PEGGIORI

Ciciretti 4.5: Anche lui chiuso dalla morsa degli esterni del Vicenza, non riesce a divincolarsi palla al piede. Sciagurato il retropassaggio sbagliato che permette a Giacomelli di partire in contropiede e servire al centro Rigoni.

Gigliotti 5: Rigoni appunto. Sia sul suo raddoppio che sul gol di Lanzafame rimane troppo staccato in marcatura dagli avversari liberi così di colpire a rete. Ritorno in campo da incubo, Vaisanen era parso più affidabile.

Mogos 5: Perde il confronto con Giacomelli, che dalla sua parte fornisce in entrambe le occasioni l’assist vincente per i compagni. Mal aiutato da Ciciretti sulla fascia di destra, dopo 27 partite su 27 sempre in campo avrebbe bisogno di tirare un pò il fiato. Bertagnoli, come accaduto nel finale, quel ruolo ha dimostrato di poterlo fare.

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foto: repubblica.it

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