Un estratto dell’intervista rilasciata da De Giorgis, responsabile area tecnica del Chievo, al Corriere di Verona.

Chievo ottavo, dopo la sosta arriva la Spal. Che momento è?

“Con la Reggina abbiamo ritrovato uno spirito. La classifica è simile all’anno scorso quando però c’erano molti più problemi: oggi siamo di più e più forti. Credo che possiamo arrivare molto in alto. Abbiamo tutti scontri diretti, sta a noi”.

Manca un attaccante dai gol sicuri: rimpianti?

“No, nessuno dei giocatori che avremmo voluto prendere è andato bene. Spese non possiamo farne. De Luca deve far vedere quanto vale: è un ’98, va aspettato”.

Quest’anno molte pedine chiave sono di proprietà o scadono nel 2022: è un Chievo più stabile?

“Veniamo da due mercati per certi versi subìti. Quest’anno tra fortuna e conoscenza del mercato abbiamo sfruttato situazioni tipo quella di Viviani, cercando giovani che potranno avere un mercato aperto. Abbiamo ancora un monte-stipendi non adeguato alla categoria, è un problema enorme”.

Quanto del Chievo d’oggi incarna quello di domani?

“Per me tutti. Sognando, il primo che vorrei tenere l’anno prossimo è Semper. Se lo venderemo sarà perchè saremo ancora nella stessa categoria e lui in B più di così non può migliorare. Se giocasse in A qualsiasi squadra lo potrebbe vendere a 15-20 milioni”.

Futuri pilastri?

“Quella dei giocatori da Chievo mi sembra un pò una leggenda. Quando mantieni la A sarebbe illogico sostituire chi hai con gente che guadagna 5 volte tanto. Se l’estate prossima ci chiedono De Luca, Viviani o Zuelli, noi dobbiamo ascoltare”.

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foto: trivenetogoal.it

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