Intervistata in esclusiva dalla nostra redazione, Sara Tardini rivive la stagione delle ragazze gialloblu, con un pensiero anche sul suo futuro personale.

Partiamo dalla fine. Quanto è stata sudata la salvezza e quanto avete gioito per l’obiettivo raggiunto?

È stata una salvezza durissima e bellissima. Siamo partite con altri obiettivi, è inutile negarlo, ma per una serie di motivi ci siamo ritrovate a dover fare i conti con questa situazione di classifica. Non era affatto facile, ma abbiamo messo da parte ogni pensiero negativo, ci siamo unite e insieme siamo riuscite a prenderci questa salvezza fondamentale.

Da dove ripartire per la stagione dell’anno prossimo?

Dalla fine, sicuramente. Dallo spirito che abbiamo messo in campo e dalle convinzioni che abbiamo raggiunto. Possiamo fare bene e ce lo meritiamo.

Da 2 anni al Chievo. Che ambiente hai trovato?

Si è appena concluso il mio secondo anno qui al Chievo. Ho trovato un ambiente bellissimo e delle compagne fantastiche. Spero possa iniziare anche un terzo anno che ci porti sempre più soddisfazioni.

Con quali compagne di spogliatoio hai legato di più?

Mi trovo bene con tutte le compagne. Come è normale che sia con alcune si lega di più e con altre di meno, ma stiamo tutte molto bene insieme.

Cosa diresti a una giocatrice per convincerla a venire in gialloblu?

Basterebbe poco: chi non vorrebbe sentire tutte le sere la risata pacata di Salaorni? Stare in spogliatoio con Rachele Peretti che – se va bene – nasconde le ciabatte; o con Pecchini che spruzza il bagnoschiuma? Per non parlare del mancino magico di Zanoletti, il colpo di testa di Chiara Mele, i pallonetti di Vale Boni, la delicatezza di Salimbeni…solo per citarne qualcuna. E poi chi resisterebbe alle fasciature (anche ai polsi) della nostra “fisio” Marica Usvardi?

Da mezzala preferisci compiti difensivi o provare a spingerti in avanti per segnare?

Mi piace molto spingere e giocare in avanti, ma negli anni penso di essere migliorata molto anche in fase difensiva. Una mezzala deve saper fare al meglio entrambe le fasi.

Nel 2017 ultima chiamata in Nazionale. Punti a ritornarci prima o poi?

La Nazionale è sempre un sogno, averla raggiunta per qualche raduno mi dà tanta consapevolezza, anche se sono cambiate molte cose dal 2017. Non so cosa mi riserverà il futuro, al momento è molto difficile ma il lavoro paga sempre. Quindi, mai dire mai.

Ringraziamo Sara e il Chievo Women per la disponibilità.

fonte foto: Chievo Women

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